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Così comincia Sangue dalle rape di Michele Mari dedicato al mese di Settembre del Ciclo dei Mesi di Torre Aquila nel Castello del Buonconsiglio di Trento. Nevrotica e ambiziosa, la principessa Melania decise di por fine alla propria noia inventandosi qualcosa di esaltante. E poiché nella sua raffinatissima testa allignava il verme della demenza, si abbandonò come sempre alla sua ecolalia: “Esaltante esultante, sì sì, risaltante risultante, tanti salti risalenti, salienti, seminiamo le genti”. Ripetuta sette volte questa litania, si diresse a uno dei tanti verzieri che circondavano il suo palazzo, e là, con gesto teatrale, sparse ovunque manciate di semi. “Che semini, bella principessa?” le chiese il corvo. “Semino rape: noi si semina rape: son semi di rapa rapiti alla morte, mi pare” “Avrei vaghezza di saperne di più, sulla rapa” La pubblicazione integrale dell'inedito è in Comunicare letterature lingue 4/2004 dell'Istituto Trentino di Cultura. |